COSA SIGNIFICA ADOTTARE UNA TARTARUGA DI TERRA

Chi è
Il suo nome scientifico è Testudo Hermanni ed è la specie più comune di tutte le tartarughe terrestri del Mediterraneo. Vive prevalentemente nel Nord Est della Spagna, Sud della Francia, Nord Est dell'Italia e in alcune isole del Mediterraneo.
Il carattere docile, l'adattabilità a climi diversi, purchè caldi e le poche cure necessarie hanno portato a considerarla una specie ideale di animale domestico.
Per questo motivo, durante l'ultimo secolo, decine di migliaia d'esemplari furono sradicate dal loro habitat dell'Europa sud orientale ed esportate nell'Europa nord occidentale per fini commerciali. Ciò ha causato uno spopolamento dei luoghi d'origine e la morte della maggior parte dei soggetti, non in grado di adattarsi ai climi freddi.
Nel 1994 la CEE introdusse specifiche leggi per vietare il commercio delle tartarughe di terra, con l'intento di porre fine a tali danni.
Quanto vive
È l'animale più longevo di tutti i Vertebrati. Mediamente vive dai 70 agli 80 anni, ma può superare tranquillamente i 100. La tartaruga palustre (Emys Orbicularis) può vivere sino a 150 anni e, in alcuni casi, sino ai 200.
Dove vive
In natura si trova in una vasta varietà di habitat come boschi, boscaglie e pascoli.
Cosa mangia
La tartaruga è prevalentemente vegetariana. La sua dieta deve essere ricca di fibre, sali minerali e vitamine e povera di grassi e proteine animali. In libertà predilige teneri germogli delle più svariate piante selvatiche, fiori, lumache, frutta selvatica e, occasionalmente, escrementi d'altri animali.
Nel giardino si può alimentare variando fra la grande scelta di frutta e verdura disponibile.
Le sue abitudini
La Testudo Hermanni è molto attiva quindi, in cattività, dobbiamo garantirle un'area ampia e variegata dove può essere libera di correre, nutrirsi, cacciare, scavare, arrampicarsi, nascondersi e prendere il sole (fondamentale per la sintesi della vitamina D e quindi per la crescita del carapace). Deve avere sempre a disposizione acqua potabile. Se la si ospita in un giardino, ci si assicuri che la superficie a disposizione sia almeno di 10 mq. per esemplare, circondata da un recinto "inarrampicabile" alto circa 40 cm. e interrato di circa 10 cm. Per rendere più vario l'ambiente, si può completarlo con cumuli di sabbia, sassi e rocce.
Il letargo
La tartaruga di terra va in letargo, quindi non bisogna preoccuparsi se, nel periodo più freddo dell'anno, scaverà una buca nel terreno e vi si nasconderà.
Durante l'inverno la temperatura scende così tanto che l'animale non può sopravvivere allo stato attivo e va incontro a un "riposo", sopravvivendo grazie alle riserve di grasso del suo corpo, accumulate nei mesi caldi. Tutti i processi metabolici sono rallentati e l'animale ha così bisogno di un bassissimo dispendio d'energie. La temperatura esterna ottimale durante questo periodo deve essere mantenuta tra i 5 e i 10 gradi. Sotto i 10 gradi può essere letale, mentre sopra i 10 gradi interromperebbe il letargo che, in ogni caso, non deve superare le 20 settimane.
Durante il letargo la tartaruga perde, al mese, circa l'1% del suo peso iniziale.

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